Leishmaniosi - Clinica Veterinaria OL

Leishmaniosi: un killer silenzioso e distruttivo

La leishmaniosi è una malattia protozoaria del cane causata da leishmania spp. Il parassita viene trasmesso da flebotomi 2 – 3 mm di dimensione. 
Distribuito in tutto il continente tra i paralleli 50° N e 40° S e localizzato tra il livello del mare e i 1500 m.

Incubazione e segni evidenti della Leishmaniosi

I protozoi responsabili della malattia sono presenti nei macrofagi del midollo osseo, nei linfonodi , nella milza e nel fegato. Dopo un periodo di incubazione che può andare da un mese a sette anni si sviluppano lesioni cutanee che sono anche le più frequenti in quanto si presentano in circa l’80% dei malati e dopo la formazione di immunocomplessi si sviluppano lesioni viscerali (glomerulonefrite, poliartrite, epatosplenomegalia etc).

I sintomi della Leishmaniosi

I sintomi della Leishmaniosi di solito sono:

  • perdita di peso
  • appetito da normale o aumentato
  • poliuria
  • polidipsia
  • atrofia muscolare
  • abbattimento
  • vomito
  • diarrea
  • epistassi
  • starnuti
  • melena

Le lesioni cutanee sono caratterizzate da ipercheratosi, squamosità, inspessimenti cutanei, ulcere muco cutanee, noduli cutanei.

Come diagnosticare la Leishmaniosi prima che sia tardi

La forma viscerale di leishmania può essere particolarmente grave e può portare alla morte. La diagnosi può essere fatta osservando i microrganismi con la citologia dei linfonodi e del midollo osseo, con la PCR ed il rilevamento di anticorpi antileishmania nel siero. 

La prevenzione

La leishmania non può essere eliminata completamente dal corpo con farmaci e la prognosi è variabile. Il solo mezzo preventivo è evitare la puntura dei flebotomi con presidi insetto repellenti come collari e  spot – on a base di piretroidi con un’efficacia preventiva dall’84 al 96 % ed assunzione di domperidone come trattamento orale con un efficacia dell’80 % . 

Il vaccino

Esiste oggi un vaccino ( Letifend ) che da una buona immunità 80 % ed è consigliato nelle zone endemiche come la nostra. I cani che vivono in queste zone dovrebbero inoltre avere una ridotta esposizione ai flebotomi (pappataci), questi ultimi sono attivi soprattutto all’alba ed al tramonto in particolare nel periodo estivo. 
Per questa malattia bisogna ricordare che esiste un rischio zoonosico cioè una trasmissione dall’animale (serbatoio) all’uomo sempre attraverso la puntura di un flebotomo.

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