Parvovirosi - Clinica Veterinaria OL

Parvovirosi del cane: una malattia pericolosa che possiamo prevenire

La Parvovirosi del cane è una malattia infettiva contagiosa conosciuta comunemente come gastroenterite emorragica del cane, colpisce generalmente i cuccioli di età compresa tra 30 gg e tre mesi e può avere un decorso grave, qualche volta letale. Sono segnalati però casi in cuccioli di 7 – 8 mesi ed in adulti con scarsa immunità specifica. 

Un virus che resiste per mesi

La malattia è stata segnalata la prima volta tra il 1978 e il 1979 quasi contemporaneamente in Europa e nord America. 
Come agente responsabile fu individuato un parvovirus definito parvovirus del cane tipo 2 per differenziarlo da un altro parvovirus tipo 1 già esistente.
Questo virus non avendo envelope (involucro) è in grado di sopravvivere a lungo (mesi) nell’ambiente esterno anche in condizioni particolarmente sfavorevoli, è in grado di resistere alla temperatura di 56° in un’ora, ma è sensibile:

  • alla soda
  • all’ipoclorito di sodio (varecchina)
  • alla formalina
  • ai raggi UV.

La pandemia e la mutazione

Questo virus rappresenta un deriva antigenica del parvovirus della panleucopenia felina. Dopo una iniziale pandemia in cui si verificarono moltissimi decessi di cani in tutto il mondo si cominciò a non avere più traccia del virus originario sostituito dal CPV-2a (1980-81) e CPV-2b (1984-1986) e CPV-2c (2001 scoperto da ricercatori italiani). 
Le 2 mutazioni hanno un periodo di incubazione di 4 – 5 gg l’enterite emorragica è più imponente, la percentuale di decessi è maggiore ed ha capacità di infettare anche i gatti. 

Come si comporta il virus all’interno dell’organismo?

  • Il virus penetra per via oronasale e dopo una iniziale replicazione al livello di oro-faringe (circa 1 gg) invade il torrente circolatorio e l’intestino tenue, per via ematica il virus colonizza altri organi linfoidi come la milza, il timo e le placche del Peyer, dove determina necrosi dei tessuti. 
  • In questa fase dopo 4 – 5 gg dall’infezione il virus colonizza le cellule delle cripte dell’epitelio intestinale innescando la diarrea, il virus viene eliminato con le feci prima della comparsa dei segni clinici e raggiunge valori elevati tra i 5 – 8 gg dall’infezione.

Il decorso clinico è generalmente rapido 4 – 5 gg gli animali possono guarire o venire a morte molto lentamente e nei sopravvissuti il virus viene eliminato per 40gg dopo l’infezione. 

Parvovirosi del cane: può colpire in diverse forme

I fattori che possono condizionare l’evoluzione della malattia sono l’età del soggetto e lo stato immunitario, al momento dell’ingresso del virus. Esiste una forma cardiaca con miocardite acuta; attualmente però, con i nuovi ceppi virali e con la vaccinazione diffusa delle madri questa forma non si vede quasi più.

Parvovirosi del cane: forma gastroenterica 

Nella Parvovirosi del cane, la forma gastroenterica è quella più comunemente nota, con vomito, diarrea con presenza di sangue, i soggetti non mangiano presentano una depressione del sensorio e rapidamente insorge la disidratazione, qualche volta lieve ipertermia.

Parvovirosi del cane: forma sub-clinica 

Forma sub-clinica è una forma relativamente frequente con lieve depressione del sensorio, anoressia, lieve diarrea e moderata leucopenia per un miglior grado d’immunità dell’animale al momento dell’infezione.
La diagnosi è clinica se c’è diarrea emorragica, vomito e disidratazione e leucopenia. 

Come guarire e come prevenire la Parvovirosi del cane

Virologica osservazione diretta del virus al microscopio elettronico, E.L.I.S.A. è una metodica immunoenzimatica, test immunocromatografico e PCR (tecnica molto sensibile).
Il trattamento è sintomatico, terapia reidratante e reidratante di mantenimento e trattamento antiemetico e trattamento antivirale con interferone di origine felina.
Un soggetto guarito continua ad eliminare il virus per periodi molto lunghi e lo stesso resiste per periodi molto lunghi nell’ambiente.
Una adeguata profilassi vaccinale può proteggere l’animale e assicurare una vita sana.

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